giovedì 17 aprile 2014

Insurgent - Veronica Roth

TITOLO: Divergent
AUTORE: Veronica Roth
EDIZIONE:  De Agostini
PREZZO: 14,90€
PAGINE:510

***SE NON HAI LETTO DIVERGENT, IL PRIMO CAPITOLO DELLA TRILOGIA, FERMATI QUI!!!***

TRAMA:  Una scelta può cambiare il destino di una persona... o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con l'orrore per quello che è stata costretta a fare. La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il proprio ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei... Ora che la guerra tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe costarle più di quanto sia pronta a sacrificare. 

IL MIO PARERE: Se il primo volume della trilogia, Divergent, non mi aveva convinto del tutto... Beh, ci siamo quasi, stavolta!
Incoraggiata dal movimentarsi della situazione, curiosa di scoprire come si sarebbero evolute le cose (perché, anche se non sono stata molto colpita da Divergent, la curiosità di vedere come vanno a finire le cose c'era ed era molto forte), mi sono tuffata direttamente sul secondo libro ed ora eccomi qui.

Voglio dire, come si fa a non essere curiosi? Abbiamo lasciato Tris e gli altri allo sbaraglio, con le fazioni di Abneganti e Intrepidi sfasciate e quindi un equilibro da ricostruire, viene da chiedersi che cosa succederà poi, ed è uno dei punti assolutamente a favore della Roth:è perfettamente in grado di incuriosire con le situazioni che crea. 
Tra l'altro, avremo anche occasione di guardare più da vicino la coppia Tris/Quattro e, anche se litigano un po' tanto in questo secondo libro, il che dopo un po' risulta irritante, è bello vedere che per una volta non ci hanno incastrato per forza un triangolo amoroso, che qualche volta sta bene ma altre volte risulta un po' forzato.
Un punto a favore, signori e signore!

Mi è piaciuto non solo vedere come evolvono la situazione e il rapporto tra Tris e Quattro, ma anche ritrovare molti dei personaggi incontrati nel primo libro e vedere intrecciarsi i vari rapporti interpersonali: dopo un po' mi sono ritrovata a considerarli familiari, pur non affezionandomi in maniera particolare né sentendo empatia o provando tristezza per le morti come mi capita con altri libri.
Un altro punto decisamente a favore è l'evoluzione stessa della situazione: mentre nel primo libro ci troviamo a doverci abituare ad un mondo a noi sconosciuto, passando anche fasi di stallo e punti morti perché per Tris è tutto nuovo e deve orientarsi nella fazione degli Intrepidi, qui ci troviamo nel pieno dell'azione, con un conseguente ritmo molto più incalzante rispetto al primo volume, dove forse la fase più interessante è arrivata verso la fine, o almeno per me.
Lo stile della Roth, di per sé scorrevole, è ancora più apprezzabile in questa fase, dove ho sentito la necessità di spingermi sempre più avanti per sapere cosa sarebbe successo ai personaggi e al loro sistema politico.
Anche i colpi di scena si fanno leggermente meno prevedibili: se in Divergent continuavo ad anticipare Tris - vuoi perché la Roth lascia troppi indizi, vuoi perché usa qualche cliché - ora ci riesco con meno anticipo o, in un paio di occasioni, non sono proprio riuscita.
Uno dei presunti colpi di scena principali però l'ho anticipato di parecchio, il che mi scoccia perché essere presa di sorpresa mi piace nei libri, e non si può dire che io abbia particolare intuito per queste cose, quindi non sarebbe neppure così difficile lasciarmi a bocca aperta!

A proposito di cose che mi lasciano a bocca aperta... So che la cosa è altamente soggettiva (come tutto il resto che ho scritto, a ben vedere), ma mi disturba un po' che le morti dei personaggi non mi facciano quasi effetto.
Non penso si dia loro poco spazio, perché a volte Tris li ricorda e ne soffre, però non capisco se sono io o se proprio c'è poco sentimento nella questione.
Quando sono morti i suoi genitori, a fine primo libro, avrei dovuto forse sentirmi dispiaciuta, invece boh, mi sono sentita di ghiaccio, il che - se ve lo state chiedendo - non mi capita con molti altri libri.

Non dico che solitamente piango tutte le mie lacrime (non le ho così facili con i libri), ma quantomeno ci rimango male e mi dispiaccio o mi arrabbio con l'autore. 
Con questa trilogia, per ora, non mi è ancora successo. Altro che sentirmi Rigida, qui mi sento proprio frigida!!! XD
L'ultimo appunto negativo che voglio fare, è che continuo a vedere qualche erroruccio e non solo: anche cose che a volte, personalmente, non mi quadrano, fermo restando che posso avere interpretato male io o non aver considerato un qualche elemento della storia, sia passato che magari non ho notato, sia futuro e che quindi potrei ancora non conoscere.
Tanto per fare un esempio sul primo libro, in modo che chi mi legge possa capire cosa intendo: Quattro dice a Tris di impiegare più tempo a risolvere le simulazioni, o capiranno che è una Divergente.
Al test finale, però, viene invitata a sfruttare tutte le sue capacità per manipolare lo scenario della paura.
Decidete: deve trattenersi o no? So che è perché così ha il posto assicurato tra gli Intrepidi, ma prima le viene detto di non farsi notare, poi le viene detto di usare i suoi trucchetti personali.
Tanto che manipola tranquillamente quello che vede, come se non ci fossero degli Intrepidi che vedono tutto quello che vede lei nella simulazione e non fosse pericoloso dar mostra delle proprie capacità.

Se non altro, mentre nel primo libro queste cose mi infastidivano un sacco perché non mi convinceva già del tutto la storia in sé, spezzo una lancia a favore di Insurgent dicendo che queste incongruenze passano volentieri in secondo piano a favore di una storia incalzante, interessante e a mio avviso abbastanza originale.
Se, come me, non vi siete sentiti convinti dal primo volume e siete indecisi, sinceramente consiglio di provare ad andare avanti, perché migliora e anche questi errori e incongruenze sopra citati si fanno meno frequenti e sempre meno degni di nota.
Tanto più che ho già iniziato Allegiant, terzo ed ultimo volume, e sembra ancora migliore rispetto al secondo.
E' decisamente meglio così: va benissimo migliorare in corso d'opera ed è anche normale, sarebbe stato peggio se la storia fosse andata peggiorando!
Una lettura piacevole che vi distrarrà facilmente dai pensieri e le fatiche della giornata, a favore di un po' di sano relax libroso, io vi consiglio di continuare la lettura.
Se poi volete leggere il mio parere personale sul primo libro perché ve lo siete persi, andate QUI!

VOTO: 3.5/5



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